venerdì 28 novembre 2014

La spiritualità particolare dei giapponesi


Una cosa che è facile osservare presso i templi, i monasteri o in genere i luoghi di culto, è come i giapponesi esprimono la propria religiosità. Lo fanno non solo davanti ad altari facilmente riconoscibili anche da noi occidentali, ma anche in presenza di alberi, statuette appena abbozzate, cespugli, o più spesso lastroni di pietra piantati nel terreno, incisi con antichi caratteri e decorati con drappi e fiori.

domenica 23 novembre 2014

Una gita a Nikko

Il ponte rosso di Nikko, completamente ricostruito
Tokyo è una città che assorbe molto il visitatore straniero. E' così piena di attrazioni e meraviglie che risulta difficile pensare di allontanarsene. Eppure c'è un luogo magico, antico, misterioso che vale la pena raggiungere, anche solo per mezza giornata, perché rappresenta tutto ciò che è esattamente l'opposto della capitale. Dove a Tokyo la modernità, l'eccesso, l'eccentricità la fanno da padrone, qui si assapora la quiete del piccolo centro e la spiritualità di una religione che si fonde nella natura e da essa trae ispirazione. Questo posto è Nikko, posto a 140 km dalla capitale, un luogo discreto e imponente allo stesso tempo, specchio fedele di quel passato feudale che tanto ha condizionato la storia del Giappone. Pertanto, se sentissimo l'esigenza di disintossicarsi della frenesia metropolitana, o di smaltire la sbornia di modernismo di Tokyo, ecco che Nikko fa proprio al caso nostro.

giovedì 20 novembre 2014

Viaggiare in piedi su un treno giapponese? E' più facile che in Italia...


Ci sono situazioni che sembra impossibile possano verificarsi, specie se i nostri pregiudizi la fanno da padrone. Le nostre convinzioni, avvalorate da quelle degli altri, a volte di intere comunità, diventano Vangelo, si radicano dentro i nostri pensieri, sicché, quando avviene l'impensabile, ecco che si sgretolano clamorosamente, lasciandoci frastornati, vuoti e delusi. Un esempio concreto? Temere per un singolo secondo che la proverbiale efficienza dei trasporti su rotaia giapponese possa venire meno. Sarebbe come bestemmiare. Eppure...

lunedì 17 novembre 2014

Vedere Tokyo dall'alto, ovvero elogio della bellezza urbana

Una visione di Tokyo dalla torre omonima
Le città, di notte, sono sempre affascinanti, specie quelle ultra-moderne. Luci, pannelli colorati, scie di fari, rumori sommessi, lontani, per niente sgradevoli, a patto di ascoltarli da lontano, possibilmente dall'alto, meglio ancora se da molto in alto...

domenica 16 novembre 2014

Viaggiare con lo shinkansen senza sbagliare

Lo shinkansen Nozomi in arrivo alla stazione di Kobe
Il bestione della foto è il famoso "treno proiettile", il vanto e la gloria delle ferrovie giapponesi, qui ritratto al suo arrivo alla stazione shinkansen di Kobe. Per essere più precisi, si tratta del "Nozomi", ovvero la generazione evoluta della famiglia: è più veloce, più lungo, effettua meno fermate... purtroppo, è proprio quello che noi turisti non possiamo prendere con il Japan Rail Pass.

venerdì 14 novembre 2014

L'abito non fa l'impiegato... o no?


In Giappone abbiamo avuto più volte l'occasione di notare un fenomeno piuttosto curioso: il modo di vestire degli impiegati (o presunti tali), in prevalenza di genere maschile. Sembra infatti che viga una rigida etichetta sul modo di abbigliarsi quando si va al lavoro, una regola non scritta, naturalmente, ma che vincola tutti, giovani e anziani, e viene rispettata ovunque, a nord come a sud.

giovedì 13 novembre 2014

Il caos ordinato della folla di Shibuya


E' indubbio che l'aspetto che impressiona di più delle grandi città giapponesi è l'incredibile quantità di persone che circola per strada. Nel corso dei nostri viaggi, io e mia moglie ci siamo imbattuti spesso in luoghi in cui la presenza umana era, per così dire, debordante, come a Delhi o a Pechino, ma in Giappone abbiamo avuto una sensazione diversa. L'impressione cioè che ci fosse più gente, o meglio, che tutti quelli in grado di camminare fossero proprio lì, accanto a noi, in strada, dentro la metro, all'ingresso di un museo, nei mercati, presso ogni tempio.

lunedì 10 novembre 2014

L'arte dell'inchino: rito, convenzione o tic nervoso?


Chiunque sia stato in Giappone non può aver fatto a meno di notare - e di apprezzare - l'estrema cordialità dei suoi abitanti. Si tratta di una forma di gentilezza molto particolare, per certi versi estrema, ritualizzata, legata a situazioni dettagliatamente preordinate, che spesso scade nella più rigida convenzione.

venerdì 7 novembre 2014

Una visita in banca


In Giappone, a meno di possedere un bancomat senza chip, non si può prelevare dai numerosissimi sportelli che si trovano dappertutto. E l'impossibilità di usare il proprio bancomat è un fattore certamente penalizzante perché ti priva di una sicurezza fondamentale, soprattutto all'estero: quello di poter attingere liberamente al tuo conto.

Una serata sotto la pioggia a Shinjuku

Un incrocio di Shinjuku
Cosa fanno due turisti italiani la prima sera, appena arrivati a Tokyo, se non recarsi a Shinjuku, spinti dalla inspiegabile bramosia di visitare il famigerato quartiere a luci rosse?

domenica 2 novembre 2014

Il giapponese e il suo cellulare


La prima cosa che salta all'occhio in Giappone è lo stretto rapporto che la gente ha con il proprio cellulare. Uomini, donne, bambini, anziani... sono tutti in possesso di cellulari, mediamente di ultima generazione, che esibiscono in qualsiasi occasione, specie in metropolitana, nei mezzi pubblici, in treno, per strada. Colgono l'occasione di tirarlo fuori anche nei momenti meno opportuni, o nelle piccolissime pause tra un'occupazione e l'altra, come si vede nella foto: anche un semaforo rosso serve a ricordare che abbiamo sicuramente qualcosa da vedere, da controllare, da inviare, da leggere, con il nostro prezioso oggettino da 500 euro e più.

sabato 1 novembre 2014

Una corsa in metropolitana a Tokyo


Viaggiare sulla metro a Tokyo, sulla carta, è semplice come farlo in qualsiasi parte del mondo. Ma occorre rispettare qualche piccolo accorgimento per evitare di perdersi, di andare nella direzione sbagliata, di girare in tondo intorno alla destinazione senza mai raggiungerla, di uscire da una stazione e trovarsi in tutt'altro luogo rispetto alla mappa.