giovedì 16 ottobre 2014

4. Preparazione del viaggio: cosa portare

Il problema più assillante, quando si programma un viaggio, è decidere con quale valigia partire. Un bagaglio grande, così ci metto tutto, anche le cose inutili, e magari riesco a portare a casa anche qualche souvenir? Una valigia piccola, così viaggio leggero, magari con qualche mutanda in meno, tanto poi una lavanderia da qualche parte la trovo? O piuttosto uno zaino super accessoriato, che posso gettare dove mi pare senza preoccuparmi granché?

Io e mia moglie Paola abbiamo viaggiato, per anni, con un grosso trolley rosso e ingombrante: un bagaglio più adatto a degli immigrati che a dei viaggiatori, lo riconosciamo, ma presentava l'indubbio vantaggio di poter disporre di uno spazio quasi illimitato per le nostre cose. Ti vuoi portare il phon con tutti gli accessori? C'è spazio. Voi metterci dentro le racchette da tennis? Ci vanno eccome! Questi  i lati positivi. Il rovescio della medaglia? E' tanto profondo e vasto da ingoiare qualsiasi cosa ci mettiamo dentro, salvo poi trovarla a fine viaggio, quando non serve più. Inoltre, è anche pesante: a volte ci siamo trovati ad essere trascinati da lui, e non il contrario.

Dopo anni e anni in cui mi sono dovuto scarrozzare il bestione, facendogli percorrere praticamente tutti i terreni dell'Asia, in occasione del viaggio in Giappone abbiamo deciso per un cambiamento radicale. Mai più valige enormi e ingombranti. Mai più check in lunghi e noiosi per imbarcare il bagaglio. Mai più partire con il terrore di atterrare a Singapore, ad inizio viaggio, e non veder arrivare il tuo bagaglio, perché è stato spedito erroneamente a Chicago.

Di conseguenza, era ovvio decidere per due piccoli trolley da cabina, stile Ryanair. Ci abbiamo messo dentro il minimo indispensabile, confidando nella capillare distribuzione di lavanderie del Sol Levante, e devo dire che non ce ne siamo pentiti minimamente.

Mia moglie e i due trolley all'inizio del viaggio

Nessun commento:

Posta un commento