![]() |
Il padiglione d'oro |
Anche noi, pur avendo programmato ben 4 giorni a Kyoto, abbiamo finito per privilegiare posti che, a istinto, ci sembravano più meritevoli, e trascurare altri che invece, o perché troppo lontani o per una ingiustificata diffidenza, credevamo meno significativi.
Il grande problema, in effetti, è che Kyoto, come molte altre città, è molto estesa. I servizi pubblici sono ottimi, ovviamente, tranne che per la metropolitana, che secondo me non è all'altezza di quelle di altre città giapponesi, e per di più è carissima. La linea cittadina, peraltro meno fitta del solito, si compone infatti di una serie di linee private, indipendenti l'una dall'altra; spostarsi usando solo la metro comporta tutta una serie di entra e esci da ogni stazione, con l'aggravante di dover fare ogni volta un nuovo biglietto. Una cosa che, dopo un po', comincia a pesare e, quel che peggio, a rallentare il frenetico dinamismo che serve per poter vedere tutto secondo i programmi.
Allora si sceglie l'autobus, come ho scritto in un precedente post, ma qui bisogna adeguarsi ai ritmi necessariamente più posati del mezzo di trasporto, trovandosi spesso a dover affrontare veri e propri ingorghi stradali. I tempi pertanto si dilatano e la lista giornaliera di luoghi da vedere viene continuamente aggiornata al ribasso...
E allora? Io ho girato abbastanza, ripeto, e sono sicuro di non aver visto tutto, però una tripletta di posti da non perdere, sicuri al 100% la posso dare. Visti questi, nessuno potrà tornare in patria con i rimorsi e soprattutto esposto all'immancabile conoscente che ti chiede a bruciapelo: "Ma tu lo hai visto il posto Tizio e Caio? No? Peccato, ne valeva la pena..."
1. Direi di cominciare con il Padiglione d'oro, o per i giapponesi Kinkau-ji. E' un luogo iperaffollato, ci vanno tutti, anche i giapponesi che non hanno niente da fare, e la folla impedisce di godersi la camminata come invece meriterebbe. In effetti, il luogo è davvero incantevole - si tratta del solito elegante giardino giapponese - e il famoso edificio dorato vale tutto il tempo che ci si può dedicare. A prima vista è una pagoda non eccessivamente grande e neppure troppo appariscente, però posso assicurare che è armonizzata perfettamente nell'ambiente che la circonda e la foto che ho fatto, con il riflesso sul laghetto, è una delle viste più affascinanti che esistano al mondo. Inoltre, la cosa che mi ha colpito da subito è stata la modesta quantità di oro di cui l'edificio è ricoperto, almeno in alcune parti. Si tratta davvero di ben poca cosa, a giudicare quanto materiale prezioso, invece, hanno sprecato nei secoli thailandesi, birmani, laotiani e cambogiani per coprire i loro templi, anche i più insignificanti, e al contempo affamare i propri sudditi/cittadini. Al contrario, sembra che l'oro, per i giapponesi, non sia altro che un semplice colore, una decorazione senza altri fini reconditi, e per questo hanno tutto il mio rispetto.


Nessun commento:
Posta un commento